I clienti del Corpo Guardie di Città, durante i giorni di maltempo che ha causato allagamenti di abitazioni e aziende per l’esondazione dei fossi e dei corsi d’acqua e per le mareggiate sulle coste pisane e della Versilia a causa del forte vento che ha spinto il mare ben oltre le spiagge e le scogliere, hanno usufruito di numerosi interventi delle autopattuglie dell’Istituto di Vigilanza per verificare lo stato delle loro proprietà a seguito di segnalazioni di allarme.

Il servizio svolto dalle Guardie di Città durante la tempesta Ciaran è stato particolarmente apprezzato perché ha portato un valido supporto agli utenti che non si potevano spostare a causa delle strade allagate o perché erano stati privati dei loro mezzi di trasporto portati via dall’acqua esondata dagli argini dei fiumi.

I clienti del Corpo Guardie di Città, usufruendo dei servizi di tenuta e gestione chiavi in aggiunta alle ispezioni di controllo, alla videosorveglianza e al pronto intervento in caso di allarme, hanno potuto coordinare e visionare da remoto, direttamente dalle loro abitazioni, le problematiche sorte a causa del maltempo ( forte vento e pioggia intensa ) :

-         le pattuglie sono intervenute in numerose seconde case e/o in attività ricettive chiuse nel periodo invernale entrando al loro interno per chiudere porte e/o finestre che si erano aperte con il vento, per abbassare gli avvolgibili, per ripristinare la corrente elettrica resettando il salvavita che era scattato e non aveva il riarmo automatico, per ripristinare la funzionalità del sistema di allarme e di videosorveglianza e per visionare scantinati, cantine, taverne e garage che si erano allagati       

-         tanti interventi sono stati effettuati anche nelle aziende colpite dall’alluvione che sono rimaste prive di corrente elettrica perché completamente allagate (compreso i macchinari e i quadri elettrici); in questo caso sono stati garantiti dei servizi di vigilanza fissa per distogliere i malintenzionati da intrusioni furtive all’interno di tali attività che erano rimaste prive della difesa garantita dai sistemi di allarme e di videosorveglianza