Servizi di controllo sorveglianza sicurezza e vigilanza durante la luminara di San Ranieri
16/06/2024
Corpo Guardie di Città, come ogni anno da
oltre 20 anni, partecipa alle celebrazioni dello storico Giugno Pisano, la
tradizionale festa che ha come fulcro i festeggiamenti per il Patrono della
Città di Pisa, San Ranieri.
In occasione della Luminaria di San
Ranieri, spettacolare festa organizzata ogni 16 giugno in onore del patrono con
circa 100.000 lumini che disegnano le forme architettoniche di chiese, palazzi
e torri dei Lungarni creando un suggestivo e unico spettacolo di luci, donne e
uomini del Corpo Guardie di Città sono impegnati in servizi di controllo nei
locali , nella sorveglianza degli accessi dei condomini per evitare intrusioni
indesiderate e nella vigilanza dei palazzi sedi di banche, enti pubblici,
musei, etc.. che vengono aperti in occasione di uno degli eventi più
affascinanti e longevi che si svolgono nella città della Torre Pendente.
Tutte le luci artificiali si spengono,
rimangono accese soltanto le luci dei lampanini che creano un effetto magico,
riflettendosi sulle acque dell’Arno, e le linee architettoniche degli edifici,
fatte risaltare dalle biancherie (appositi telai di legno, verniciati di
bianco, costruiti per accogliere le luci/lumini/lampanini), emergono in un
gioco di chiaroscuri, che esalta la bellezza delle facciate storiche e
trasforma la città in una sorta di opera d’arte che si vede soltanto una volta
l’anno.
La tradizione della Luminara affonda le
sue radici nel 1688, quando il granduca di Toscana, Cosimo III de’ Medici,
ordinò il trasferimento delle reliquie di San Ranieri degli Scaccieri, morto
nel 1161, nella nuova urna, commissionata al celebre scultore Giovanni Battista
Foggini (Firenze, 1652 – 1725), il maggior scultore della Toscana granducale
nel tardo Seicento. In occasione della traslazione dell’urna, venne indetta una
grande festa che, di lì in avanti, sarebbe stata ripetuta ogni tre anni, come attesta
anche il grande letterato Vittorio Alfieri, che nella sua Vita scritta da esso,
l’autobiografia composta nel 1790 e poi ripresa nel 1803, afferma di aver
assistito nel 1785 dapprima al “divertimento del Giuoco del Ponte, spettacolo
bellissimo, che riunisce un non so che di antico e d’eroico”, e poi a “un’altra
festa bellissima d’un altro genere, la Luminara di tutta la detta città, come
si costuma ogni tre anni per la festa di San Ranieri”. Inizialmente si chiamava
“Illuminazione”: soltanto tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento
è attestato il termine “Luminara”, che sarebbe stato poi utilizzato fino ai
giorni nostri.
La Luminara è un appuntamento annuale che
illumina la città, risveglia lo spirito di appartenenza dei suoi abitanti e
offre ai visitatori uno spettacolo che non ha altri pari.